Architetture in positivo
Matera, unica nel suo genere, è stata proclamata per il 2019 ‘”Capitale Europea della Cultura”’, ma nonostante tutto, soffre ancora della mancanza di luoghi e strutture pubbliche e private idonei a garantire l’accesso e la fruizione del patrimonio storico, artistico e naturale locale.
Il progetto Architetture in Positivo nasce a Matera nel 2018 con l’obiettivo ambizioso di rendere accessibile al maggior numero di persone (di ogni età e abilità) l’ampissimo patrimonio culturale della Città dei Sassi, nominata dall’Unesco nel 1993 Patrimonio dell’umanità. Ideato da Luca Petruzzellis, vicepresidente della pro loco di Matera, il progetto Architetture in positivo fa parte del più ampio progetto “Turismo per Tutti”, avviato nel 2012 dall’associazione culturale SassieMurgia,per aprire la città di Matera ai bisogni dei singoli e alla diversità culturale, creare nuove occasioni di reddito per gli operatori turistici e migliorare la qualità della vita dei cittadini e del soggiorno dei turisti.
Architetture in positivo è un gioco di parole che implica la trasformazione di ambienti originati dalla sottrazione di materia (cosiddetta architettura in negativo), in luoghi fruibili anche dalle persone con disabilità, grazie ad un processo positivo di ripensamento degli spazi e ideazione di supporti e dispositivi altamente tecnologici in grado di elevare la qualità di visita di tutti, nel rispetto delle peculiarità architettoniche e urbanistiche dei Sassi di Matera e dell’intero comprensorio rupestre locale. Un’attenzione particolare è rivolta alla comunicazione e diffusione di informazioni utili ad incentivare l’afflusso turistico di persone con disabilità verso i siti destinatari di interventi, potenziando, di fatto, l’offerta turistica del territorio lucano. Oggetto degli interventi saranno chiese, case grotta, musei e, in generale, tutti quei beni architettonici a carattere prevalentemente ipogeo, di proprietà pubblica o privata, individuati come in tutto o in parte inaccessibili alle persone con ridotta o impedita capacità motoria, sensoriale o intellettiva.
Architetture in positivo è un laboratorio in cui si confrontano costantemente professionisti, rappresentanti delle associazioni a tutela dei disabili, istituzioni locali, operatori nel settore dell’Incoming turistico e culturale per elaborare soluzioni condivise, qualificate e all’avanguardia, nel solco degli obiettivi sanciti dalla nostra Costituzione della Repubblica e dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
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